Linneo, il grande naturalista nordico al quale dobbiamo la classificazione scientifica di animali e piante (tanto per intenderei, quello che ci definì “Homo Sapiens” o che individuò come “Panthera Leo” il re della foresta) lo chiamò “Celtis Australis”, nome aulico che, ad onor del vero, ben poco si combina col volgare “Spaccasassi”, che il popolo gli affibbiò – chissà quando – nel momento in cui cominciò a capire l’importanza e l’utilità di questa pianta.
Eccellente per molti usi, oggi al suo già ricco carnet meritorio, aggiunge quello di far da “marchio” al nostro giornale assieme alla cappella degli Scrovegni di Padova, il cui giardino è ricco di numerosi e poderosi esemplari.
Certo la cosa allo “spaccasassi” non dovrebbe interessare granchè, ma a noi de “Le Radici” questa pianta europea ha fornito l’idea e l’immagine per definire il nostro programma.
Forte, dalla corteccia brillante, che serve a tutti, che offre riparo con le sue fronde, ma soprattutto che affonda le radici nel terreno e nelle fessure delle roccie rompendo letteralmente massi anche di notevoli proporzioni: ecco la sua ragion d’essere così famoso e così utilizzato ed ecco, per metafora, il nostro modo di intendere un giornale, anzi, questo giornale: che è giornale locale della Bassa Padovana, forte di carattere, ben saldo negli intendimenti di fondo, pronto a
sviluppare il dibattito, disponibile a fare come le radici dello spaccasassi, cioè pronto a incrinare anche i grossi massi che pesano sulla nostra società, purchè presentino qualche fessura.
E siccome nessuno è perfetto …
NUMERI PUBBLICATI
Numeri Speciali
RUZANTE E DINTORNI