Siamo una compagnia di giovani e non più giovani aderenti e simpatizzanti del Centro Cristiano Democratico, il cui leader nazionale è PierFerdinando Casini.
Il primo nucleo di aderenti risale a febbraio 1994, quando ci sono parse chiare le intenzioni dell’On. Martinazzoli e dell’On.Bindi. I fatti successivi e recenti, (anche ad Este i popolari vicini all’On. Bindi si sono alleati al PDS) hanno confermato le nostre scelte.
Coloro che tra noi sono stati Democratici Cristiani dichiarano apertamente di non essere dei Democristiani pentiti, di non rinnegare l’esperienza di una piccola compagnia di Democristiani estensi; anzi confermano che l’identità di detta compagnia non è data dal richiamo a valori astratti, ma piuttosto dalla storia dell’esperienza ventennale di minoranza interna della DC.
I programmi per il domani e per il dopodomani si radicano nella quotidiana fatica di essere e rimanere “aspiranti cristiani”, moderati e volutamente non integrati.
Preferiamo, prima di tutto, qualificarci come “aspiranti cristiani”.
Non integrati:
Moderati: fare centro, una politica di centro
La nostra politica, è una politica di centro aperta al divenire della società. Il nostro gruppo è composto da lavoratori dipendenti, da operai, da impiegati, da insegnanti che per la loro promozione umana ed economica non fanno affidamento solamente o principalmente sulla forza del sindacato o sulle previdenze governative, ma impegnano soprattutto la propria iniziativa, sfruttano quelle opportunità, che una società democratica e libera, continuamente offre a chi sa scegliere. E’ composto da lavoratori autonomi, da artigiani, da piccoli commercianti, da coltivatori della terra, che impegnano molto lavoro, molto sacrificio, molto rischio al poco capitale a disposizione.
Non chiediamo privilegi da difendere, ma chiediamo la possibilità di lavorare, siamo per il progresso senza avventure, per le riforme senza rivoluzione.
E’ una dichiarazione programmatica espressa molti anni or sono, ma va ancora bene oggi. La lista dei nostri candidati non ha alcuna pretesa di rappresentare l’élite della città; essa è espressione dei ceti popolari e dei ceti medi.
Nel 95 a Este proponiamo ancora di “fare centro” nel contesto delle nuove regole maggioritarie, che sono state attivate con il referendum dell’On. Segni.
Con tali regole non esiste più un partito di centro.
Continua ad esistere una politica di centro, all’interno dei due poli: di centro destra e di centro sinistra.
Ciò presuppone una sfida, un’assunzione di rischio dei democratici di centro, che implica il coinvolgimento al centro di forze, che erano rimaste fuori dal gioco democratico.
A Este anche noi moderati di centro, abbiamo tratto il dado e con consapevole assunzione di rischio e la fattiva collaborazione di Forza Italia e di Alleanza Nazionale abbiamo costituito il polo di centro-destra. Tale polo ha, a sua volta, fatto scattare una semplificazione e una accelerazione del quadro politico, con il risultato, favorito dalle circostanze, di ottenere due poli: uno di centro destra e uno di centro sinistra e un terzo polo, che rappresenta una esperienza singolare non riscontrabile in altre realtà locali.
Se anche a livello nazionale si arrivasse ad una semplificazione del quadro politico, che garantisca la stabilità, ma anche il controllo, il ricambio democratico, certamente verrebbero costituite le premesse per poter affrontare con la dovuta determinazione i gravi problemi del paese.
I contenuti del programma comune con gli alleati del Polo sono già stati enunciati.
Il nostro appello va:
a) agli elettori “aspiranti cristiani”, ai quali ribadiamo l’utilità e la necessità della loro visibilità anche politica:
– in termini di unità sui valori fondamentali,
– in termini di consapevolezza di essere minoranza nella società civile e in quella politica, quale popolo ricco di ideali e portatore anche di interessi.
Non ha senso discutere se è più cristiano Berlusconi o D’Alema, se è più abortista Pannella o N. lotti, se è più pagano il serial di Beautiful o la godereccia Bologna; non ha quindi senso domandarsi se è più cristiana la Cuccarini o la Parietti. Ha senso, invece, per il bene comune e del popolo cristiano, chiedersi se ci siano più spazi di creatività con Berlusconi e il Polo o con Agnelli, De Benedetti, Medio Banca, PDS e vecchia DC che rappresentano i pilastri dell’attuale maggioranza di governo, e guarda caso, di coloro che sono i maggiori responsabili dell’Italia di ieri. Ha quindi senso chiedersi se ci sia più spazio di creatività a Este con il Polo, che prefigura la formazione di nuova classe dirigente o con l’aggregazione PPI – PDS, naturale erede del passato. – in termini riduttivi dell’incidenza etica della politica sulle persone.
“La destra è il male” ha gridato l’On. Bindi.
Noi diciamo che la destra non è il bene.
Il bene e il male è soprattutto dentro di noi. Noi riteniamo di non avere la verità in tasca; in una democrazia compiuta (ad Este per la semplificazione del quadro politico ci siamo vicini) il bene comune non sta a sinistra o a destra, ma nell’alternanza tra i due poli.
b) agli elettori dei ceti popolari e dei ceti medi.
Siamo convinti che a Este la salvaguardia dell’occupazione, la creazione di nuovi posti di lavori venga offerta con maggiore probabilità di successo dal Polo che punta sulla liberazione, dal basso, delle energie, delle idee, delle creatività sia dei lavoratori dipendenti, che degli imprenditori, piuttosto che dall’alto, dal controllo e dalla direzione di questo o quello ente pubblico.
In tal modo Este 2000 sarà adeguatamente aperta al nuovo millennio.
Con queste convinzioni siamo certi di “fare centro”, due volte:
l. ottenere il vostro consenso;
2. realizzare una politica di centro.
ALBERTI FIDENZIO,
ALTERTIN MARIA GLORIA,
ANSELMI GIANNA ROSA,
BERTON MORENO,
BUSON BERNARDINO;
BUSSO ALBERTO,
COGOIVO,
CONTIN SANDRA,
CORRÀ CORRADO,
DAL BELLO SILVIO,
GALANTE ENRICO,
GATTOLIN GIORGIO,
GARBIN CARLA,
GHERARDO GIANCARLO,
INNOCENTI GIANNI,
MARINELLI ENZO,
OSETTO ALESSANDRO,
POLIN ALBERTO,
PREVIATO ARMANDO,
QUAGLIO FABIO,
REALDON REMO,
ROSSATO GIANPAOLO,
SCAPIN LEONARDO,
SENO BIANCA,
TECCHIO FAUSTO,
VALLARIN CHIARA,
VIGATO ALESSANDRO,
VISENTIN RUGGERO,
ZANETTI GIANFRANCO,
ZARANTONELLO GIANNI,
ZARANTONELLO FLAVIANO,
ZULLATO MAURIZIO
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RUZANTE E DINTORNI