I provvedimenti e gli interventi contenuti in quest’ultimo progetto e che maggiormente testimoniano la determinazione di ridimensionare l’Ospedale di Este (certamente a vantaggio di altri come di seguito si evidenzierà) sono i seguenti:
1 – Non edificazione dell’ala di completamento del nuovo Ospedale.
A tal proposito si rammenta che sono già stati spesi 1.300 milioni circa per gli scavi archeologici oltre ai costi di progettazione.
2 – Chiusura del servizio di cucina ed il trasferimento di tale attività presso altro Ospedale.
Operazione da respingere in toto sia per gli aspetti qualitativi che di economicità come esaurientemente hanno documentato le OO.SS., testo che riportiamo in toto in altro posto di questa pubblicazione.
3 – Diminuzione dei posti letto della Divisione di Medicina e della Divisione di Neurologia.
Mediante il loro accorpamento, si diminuisce il numero complessivo dei posti letto delle due divisioni da 80 a 50 e si abbassa ben sotto il limite dei 250 posti letto la dotazione globale dell’ ospedale di Este, ponendolo così sulla soglia o al di sotto dei minimi attualmente definiti per la operatività di una struttura ospedaliera, senza contare (però tra poco dovremmo pur tenerne conto) che in riferimento ai parametri europei un tale ospedale è destinato alla chiusura.
Da notare, peraltro, che mentre da una parte viene attuata una sistematica rideterminazione dei posti letto con disattivazioni ed accorpamenti di divisioni e servizi in altra struttura si creano doppioni.
Di fronte a questa ipotesi, che rifiutiamo categoricamente, non possiamo permettere ad alcuno di prendersi gioco della popolazione di questo territorio.
Anche se le radici di nascita culturali possono non trarre linfa da questa terra, è pur sempre necessario attendersi, da chi riveste incarichi decisionali, una conoscenza profonda della realtà in cui opera, la trasparenza di tutte le azioni e, nel caso, l’obbligo e l’impegno di essere al servizio del Montagnanese, dell’Estense, del Monselicense e del Conselvano senza privilegiare alcuno.
Invece, per quanto ci riguarda, mentre per l’Ospedale di Este si dichiara continuamente che i processi di riorganizzazione della rete ospedaliera prevedono una drastica riduzione dei posti letto, per un’altra struttura si va ad attivare, è il caso dell’Ospedale di Monselice, una doppia divisione di Medicina con servizi peraltro già esistenti presso altre strutture dell’ULSS.
4 – Lavori di adeguamento della zona cucine e mensa per collocarvi l’attività di Medicina e Neurologia.
Trattasi di un intervento assolutamente impraticabile.
Basti pensare che viene prevista l’attività di un cantiere (per un periodo certamente più lungo di un anno n.d.r.), in un edificio dove appena al di sopra del cantiere stesso opera l’Unità coronarica, la Rianimazione, il gruppo delle Sale Operatorie e quindi le degenze di Pediatria, Ostetricia ecc.
Tale ipotesi può configurarsi solo da un neofita del funzionamento di un ospedale.
A meno che non si voglia con ciò dare avvio ad un massiccio esodo dell’utenza e giustificare quindi ogni conseguente, successivo provvedimento di disattivazione per l’aumento del tasso di fuga.
5 – Viene prevista l’edificazione di una struttura-magazzino economale al posto dell’ala di degenza di completamento dell’Ospedale.
Cioè invece di più servizi sanitari integrati con la struttura esistente, avremmo nel nostro ospedale, ad utilità del nostro territorio, più scodelle, più scope, più carta igienica ecc …
Tutto questo, nonostante le seguenti considerazioni:
– il Presidio ospedaliero di Este aveva al dicembre 1996 n. 277 posti letto che rappresentavano il 34,7% del totale dei posti letto dell’ULSS 17;
– l’ospedale di Este ha effettuato però ben il 41,5% di tutti i ricoveri ordinari dell’ULSS, a dicembre del 1997 è sceso però a n.239 posti letto effettivi (30,7%).
Purtroppo, con il piano edilizio previsto dalla direzione generale potrebbero scendere addirittura a n. 230!
Este ha fatturato inoltre ben il 38,5% del totale della tariffazione per i residenti ed ha l’indice monetario di Fuga! Attrazione di gran lunga migliore di tutta l’ULSS:
Este 99,3%, Conselve 93,5%, Monselice 85,1 % , Montagnana 83,5%.
La ULSS 17 presenta fin dal 1995 un bilancio passivo. I vari ospedali però hanno una incidenza diversa. Ecco il passivo di ciascuno con la variazione percentuale.
Ospedale Este Monselice Montagnana Conselve
1995 3.051.450.000 7.242.405.000 1.980.680.000 2.718.445.000
1996 1.061.472.000 7.609.600.000 1.969.608.000 2.108.505.000
Variazione -60% -5% Invariato -25%
Mentre Este migliora nettamente nei confronti di tutti, Monselice continua in proporzione ad aumentare il passivo. Inoltre, Monselice passa dai 307 posti letto del 1996 ai 313 attuali effettivi (dal 38,3% sale al 40,5% del totale).
In definitiva, l’ospedale che funziona meglio viene punito anziché premiato.
Anche i Sindaci del distretto di Este sono risultati critici nei confronti del piano suddetto. In data 31.10.1997 hanno preso in esame il progetto in questione comunicando al Direttore generale dell’ ULSS 17 quanto, in maniera determinante e unanime, hanno concordato, e cioè:
– di non considerare il suddetto progetto strumento idoneo per avviare un dialogo costruttivo;
– tutti prendono atto della centralità di Este rispetto al territorio dell’ULSS 17;
– vige l’obbligo di un immediato rilancio nonché potenziamento del plesso ospedaliero di Este;
– impegni precedentemente assunti in parte finanziati vanno onorati.
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