L’OSPEDALE DI ESTE

Perchè un numero di “Radici” dedicato quasi interamente all’Ospedale di Este? Come prima uscita avremmo potuto affrontare le tematiche più diverse per catturare l’interesse di un pubblico più vasto. Abbiamo preso questa decisione perchè il momento è cruciale: si rischia l’impoverimento che può portare alla chiusura di una struttura che vanta una lunga storia di uomini e di idee, di un bene-servizio che la nostra comunità ha fortemente voluto e coltivato per secoli.

Rimanere imbelli di fronte a questo tentativo di progressiva eliminazione ci farebbe sentire complici. Ed è una che non vogliamo assolutamente addossarci. Riteniamo quindi che sull’argomento debba esserci il più ampio coinvolgimento dei cittadini.

Ne consegue la necessità di fare una doverosa informazione sullo stato dell’Ospedale: la storia, i progetti realizzati o meno, i progetti futuri. Di particolare importanza, come approfondimento su uno specifico aspetto, serva la relazione delle Organizzazioni Sindacali sulle Cucine.

Da parte nostra abbiamo elaborato una proposta di intervento che potrebbe salvaguardare la peculiarità del servizio nel territorio, secondo le direttive regionali, in parallelo con l’altro Ospedale generale di Monselice.