Per incontrare “la Rita” occorre necessariamente fare vari tentativi alle S.Messe presso la Chiesa delle Grazie …..
Non riuscendo a trovarla bisogna andare a casa sua.
Che strano effetto, da uomo ormai, rivedere quegli ambienti tanto cari alla mia infanzia: la grande sala d’ingresso del bar, cui manca solo il bancone per farla ritornare efficiente e ospitale come un tempo, il disbrigo cui si accede da alcuni gradini, dove si potevano appoggiare I cappotti, usciti dalle funzioni, per gustare da seduti la cioccolata calda e qualche buon dolce ….. sembra quasi di sentire l’aroma del caffè e il chiaccherio degli avventori. I luoghi sono gli stessi e lo stesso è il sorriso con cui mi accoglie, sereno e pacato, che le rughe non smorzano ma mi fanno pensare che è vero sono passati almeno trent’anni da quando frequentavo insieme a mia madre e ai miei coetanei questo ritrovo tranquillo e accogliente.
Rita aveva per tutti una parola e un gesto cordiale, perché il suo non era un mestiere per poter guadagnare, e infatti non si è arricchita, ma un modo di vivere la sua vita nella disponibilità verso il prossimo, chiunque fosse, iniziando dai suoi familiari.
Per la madre vedova e le sorelle più anziane di lei aveva scelto di non sposarsi, per poterle assistere e offrire loro tutto, il suo tempo e le sue energie, cosi per la gente che frequentava il suo bar.
Mah! misteri della vita… o forse misteri della fede …..
Anche se nessun sacramento santificò la sua opera, fu madre premurosa e sorella confidente per bambini e donne desiderosi di passare qualche minuto o qualche ora in buona compagnia.
Cosa è rimasto ora di tutto il suo dare, il suo offrire senza chiedere ricompensa?
Ora raramente qualche amica le fa visita per rompere la monotonia dei suoi giorni silenziosi e tutti uguali, che trascorre
dignitosamente. Nessuno ora ha ripetuto la sua scelta, per dedicarsi a lei che adesso è sola.
Ma lei non se lo aspettava e forse non l’ha mai sperato. E’ contenta così.
Come l’agricoltore alla fine della sua giornata è stanco e non sa se il nuovo giorno lo vedrà raccogliere il frutto del suo lavoro ma è soddisfatto così, solo a motivo dell’impegno profuso, così anche lei.
Ha speso la freschezza delle sue energie, la forza del suo corpo; la ricchezza della sua anima per offrire un sorriso agli altri ….. ora è stanca e non sa se le sue fatiche abbiano dato veramente frutto ….. ma è serena, sicura dei valori sui quali ha condotto la sua esistenza, tanto importanti In quanto nascosti, sicure di aver compiuto tanto, tutto il possibile per gettare un minuscolo seme di amore in ogni persona che ha avvicinato. – Rimani seduta, Rita, lo preparo io il caffè ….
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RUZANTE E DINTORNI