Se a Este lo Scautismo è da più di mezzo secolo una delle realtà più grosse dell’associazionismo e se ogni anno decine e decine di ragazzi e ragazze possono crescere e divertirsi secondo il modello educativo disegnato da Baden Powell, lo si deve ad un gruppo di persone che vi hanno dedicato gran parte della loro vita : fra queste un posto di rilievo lo ha certamente colui che per tutti gli scout estensi è semplicemente “Ettore”, ma che all’anagrafe fa di cognome Bressan.
Anche nei periodi più difficili il suo entusiasmo e la sua dedizione, pressochè totale, hanno garantito la continuità al Gruppo Este 1°, uno dei primi gruppi scout sorti in Provincia di Padova, ancora nella primavera del 1923.
Soppresso dalle leggi fasciste sul territorio nazionale, anche a Este lo Scautismo tornò a fiorire nel ’45 attorno a Renzo Donadello, Ettore Moro e don Vittorio Fanton e proprio nel censimento del 1945 compare per la prima volta fra i “Pionieri” il nome di Ettore Bressan, un nome da allora sempre presente.
Il suo ruolo all’interno del gruppo è stato variegato : nel ’49 è l’aiuto capo Branco dei Lupetti (bambini fra gli 8 e 11 anni) di Cino Finora, che sostituisce l’anno successivo; passa quindi a reggere direttamente il Branco per tre anni; poi nel ’53 prende le redini del Riparto Scout (ragazzi dai 12 ai 16 anni. L’anno successivo torna ai Lupetti fino al ’57; nel ’60 è ancora capo Riparto Scout per tre anni, quindi, nell’autunno del 1962, rileva il testimone di Capogruppo dall’altro grande “Ettore” dell’Este 1°, Ettore Moro, un ruolo che mantiene fino al 79/80.
Ma al di là degli incarichi ufficiali, quella di Ettore Bressan è una “presenza” costante alle spalle di tutti i numerosi capi che via via si sono succeduti in questi anni alla guida delle varie unità. Egli è stato, ed ancora oggi, il collante fra le diverse generazioni di Scout estensi, la rappresentazione pratica di quel “trapasso nozioni” che è alla base del metodo di Baden Powell.
Tanto prezioso, quanto schivo, Ettore c’è sempre, anche se preferisce non farsi mai vedere negli incontri pubblici, poco amante della ribalta anche nei momenti comunitari dei cerchi di gioia con i Genitori.
Casa sua, in Vigo di Torre, è la sede delle riunioni dei capi, il magazzino delle uniformi e diventa anno dopo anno un archivio che forse ha pochi eguali nel Veneto, dove si accumula tutto quello che può riguardare lo scautismo : libri, ritagli di giornale, riviste e dischi.
Formidabile è oggi la sua raccolta fotografica sullo scautismo estense che lui continua ad arricchire e ad aggiornare e che, ad ogni appuntamento, è passaggio obbligato di tutti . ognuno la sfoglia per rivedersi più giovane per aiutarsi a ricordare splendidi momenti andati.
Ettore non solo rappresenta per il gruppo oggi in attività la continuità con la tradizione, ma anche e soprattutto è il punto di riferimento di chi è stato scout e non può dimenticarlo. Sua è anche l’idea di costituire il Gruppo dei Vecchi Scout (che tuttora è di prezioso supporto alle attività del Gruppo) e la sua casa diventa la base operativa privilegiata quando si tratta di organizzare i raduni quinquennali o l’annuale cena di San Martino, patrono degli Scout di Este.
Da qualche anno la sua attività principale è diventata la sistemazione e la manutenzione della “Pineta”, l’ampia area a disposizione degli scout che sorge sopra la villa Benvenuti e che per lui è diventata quasi una seconda casa.
Non c’è giorno, d’inverno quanto d’estate, che Ettore non passi qualche ora in pineta a sistemare, a pulire, a progettare nuovi interventi, con la meticolosità che gli è propria. Grazie al suo impegno e soprattutto esempio, ha coinvolto in questo servizio anche altri Vecchi Scout.
Tutta l’area è stata completamente sistemata . sono stati piantati numerosi nuovi pini marittimi a sostituire quelli vittime delle gelate invernali e sono state realizzate alcune semplici ma funzionali strutture in rigoroso stile Scout, che hanno consentito alla “Pineta” di diventare una autentica “Base Scout” oggi utilizzata come sede di campeggi e di campi scuola per capi a livello triveneto.
A riconoscimento dei suoi meriti lo scorso anno gli è stata conferita un’insegna Pontificia dell’Ordine di Cavaliere di “San Silvestro” , un riconoscimento che gli è stato consegnato da mons. Danilo Serena durante una breve cerimonia alla presenza di tutto il gruppo Scout ed ha commosso lui, ma reso felici anche tutti coloro che a lui sentono di dover dire un
sincero “ grazie Ettore “.
Bissaro Franco
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