Lo scorso 7 marzo è venuto ad Este il ministro per le Infrastrutture Pietro Lunardi. In Comune ha fatto il punto sulla situazione viaria locale, assicurando un impegno particolare per il Veneto e per la Bassa Padovana.
“Stiamo cercando assieme alla Regione i 104 milioni di euro necessari per terminare la superstrada che sarà finita senza problemi, come da programma, ha assicurato Lunardi”.
A Roma spesso l’onorevole Niccolò Ghedini mi tira la giacca per ricordarmi della Bassa Padovana e delle opere importanti da fare in questa area”.
Il ministro ha approfittato dell’occasione per fare una visita al Museo Nazionale Atestino, “straordinario, vale la pena di ritornarci” ha detto. “Nel Veneto mi sento a casa, ho passato qui molti anni per i miei studi – ha confidato Lunardi ad una sala consiglio gremita di politici e non solo – con Galan ci vediamo poco ma programmiamo al telefono molti interventi.
Penso che il governo Berlusconi si giochi la credibilità su alcuni punti molto precisi, la viabilità rientra sicuramente tra questi. La Valdastico sud che è in fase di realizzazione unisce questa zona al corridoio 1 Berlino Palermo, all’Adriatica e ad altre vie importanti.
Serve questo per lo sviluppo. Cantierare la statale 10 è stato un successo, ma non ci dimentichiamo della cosiddetta viabilità minore a cui teniamo molto. Tra Padova e Bologna in questa zona abbiamo 24 passaggi a livello, per 18 di questi saranno realizzati i sottopassi nel 2006, per gli altri 6 i lavori partiranno nel 2007″. Telegrafico l’intervento dell’onorevole Ghedini che ha assicurato che a \ Roma c’è un occhio di riguardo per la Bassa Padovana e ha ringraziato i sindaci per la coesione nelle scelte strategiche, fondamentale per riuscire a realizzare opere importanti in poco tempo.
Aveva aperto il convegno uno spiritoso e pungente Mengotto. “Quando siamo arrivati c’erano solo dei punti sulle cartine – ha detto – dei progetti rimasti tali per 40 anni. Negli anni ’70 una guida dell’Agip tracciava la superstrada e la Valdastico sud come già fossero state realizzate. Si stanno facendo ora.
Niccolò Ghedini ci ha passato di nascosto il fax privato di Berlusconi, l’abbiamo intasato di richieste d’aiuto per l’avvio dei lavori della statale 10. Il gran risultato è stato la coesione con tutti i sindaci dell’area. Nessuno di noi ha detto “la strada voglio che passi di qua o di là”. Quando proprio con Mossa abbiamo chiesto a Galan di poter realizzare l’ospedale unico, dopo un silenzio sornione ci disse “è la prima volta che dei sindaci mi chiedono di chiudere quattro ospedali per farne uno”.
Carlo d’Inghilterra non voleva la Valdastico per salvare una villa con piscina, penso che a Camilla non interessasse”.
Il presidente Galan ha anticipato l’intervento del ministro. “Abbiamo realizzato tutte le opere promesse – ha annunciato sicuro di sé il governatore del Veneto – La Valdastico non è stato facile farla partire. Sarebbe costata 375 milioni di euro, ne costerà 998 perché è la tassa che abbiamo pagato per non rovinare il paesaggio, per dare sollievo. Sarà un’opera che migliorerà la vita. Per la sanità il futuro è nei grandi ospedali specializzati. La sanità qui è ottima, non c’è più un solo veneto che deve prendere l’aereo per andarsi a curare all’estero. Sono gli stranieri che vengono qui da noi, il 13 per cento dei pazienti.
Continueremo a migliorare il Veneto anche dall’aprile prossimo”.
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