Un intervento fondamentale, unico in Italia, per valorizzare le potenzialità del Territorio
Dopo aver vissuto situazioni diametralmente opposte tra di loro: prima convento, quindi ospedale, poi occupato dall’esercito austriaco, da quello francese e di nuovo dagli austriaci, per poi stabilizzarsi nel ruolo di struttura sanitaria, il Chiostro della Chiesa delle Consolazioni si trova ora a vivere una nuova fase. Diventerà sede dell’Accademia dell’Artigianato Artistico, una struttura che ha i seguenti obiettivi:
1-valorizzare culturalmente l’ambito dell’artigianato artistico;
2 -formare giovani tecnicamente e culturalmente preparati per stimolare l’evoluzione tecnica ed estetica dei mestieri artigianali;
3 – trasferire alle nuove generazioni di operatori esperienze e tecniche in possesso dei maestri artigiani;
4 – costituire un momento di confronto e scambio con analoghe iniziative già operanti a livello internazionale;
5 -formare esperti di design artigianale;
6-sviluppare la capacità progettuale verso prodotti orientati al gusto attuale e alla sua evoluzione.
Fa piacere pensare ad un Chiostro dove prima camminavano e pregavano i monaci, poi si aggiravano militari, infine gli ospiti dell’ospedale, ora di nuovo popolato da gente e soprattutto da ragazzi che di sicuro potranno respirare l’aria di storia che emanano le colonne e le pareti: è una rinascita.
L’intervento è stato possibile grazie ad un gioco di squadra coordinato dal consigliere regionale Barbara Degani che ha fatto decollare l’iniziativa mettendo assieme Artigiani, Comune di Este, Regione Veneto, Asl 17 e Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
L’Istituto di Credito ha elargito 1.800.000 Euro, oltre metà della spesa prevista. Il progetto è stato redatto dall’arch. Paolo Faccio di Padova, che con il suo studio si è impegnato a creare un luogo che rispetta i segni della storia e la grande dignità del posto, le cui nuove strutture, viste il giorno della presentazione del progetto, fanno desiderare di vedere in fretta il risultato reale. I soppalchi in legno, le scale in acciaio, i materiali utilizzati per i laboratori e le aule, non creano forti impatti visivi come spesso capita in interventi dello stesso tipo. Anche la distribuzione degli ambienti è stata fatta in maniera tale da snaturare il meno possibile la fabbrica, mantenendo nella maggior parte dei casi inalterata la struttura. L’entrata verrà ripristinata nella .sua posizione originale, dal piazzale di fronte alla Chiesa e l’ingresso darà su un ambiente a doppia altezza l’unico di questo tipo all’interno del complesso. Il piano terra sarà dedicato ad ambienti di amministrazione e direzionali, aule, laboratori, biblioteca e sala internet, insieme ad un’area ricreativa. Il primo piano invece è quasi totalmente occupato da aule e laboratori, assieme alla grande sala conferenze
e ad un locale di rappresentanza ed esposizione situato dove in origine si trovava la cappella interna all’ospedale.
Adesso non resta che aspettare l’Anno Accademico 2006/2007, che dovrebbe vedere l’inaugurazione dell’attività
dell’Accademia, e augurare a questo luogo come minimo altri 500 anni di vita.
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