Trovo naturale che ci sia da parte mia una sorta di riluttanza e di pudore nello scrivere ai concittadini estensi le riflessioni sui fatti politico-economici che riguardano la nostra Città poiché, essendo direttamente esposto ed impegnato nella cosa pubblica, debbo comunque riferirmi e citare fatti, azioni ed imprese che mi hanno coinvolto ed impegnato in prima persona. Questa riluttanza a esporsi direttamente è emblematica comunque del modo di operare e lavorare in politica del nostro gruppo di Cattolici moderati.
Per noi contano i fatti non le parole; per noi conta la sostanza delle realizzazioni e non certo qualche citazione giornalistica. Questo è vero da sempre e si è confermato anche quando alcuni anni or sono abbiamo aderito al Partito di Forza ItaIia. Ecco il motivo del titolo di questo articolo, “silenzio operoso” che sottolinea e sintetizza un modo diverso di fare politica. Come gruppo di Cattolici moderati rivendichiamo il merito assieme alle altre forze politiche di centrodestra, di avere iniziato nel lontano 1996 con il Polo delle Libertà un percorso politico ed un’azione amministrativa i cui frutti felici sono sotto gli occhi di tutti. Nel numero del periodico “Radici” del Maggio 2001, uscito in prossimità delle Elezioni Amministrative, era riportata in prima pagina una sintesi dei punti qualificanti del programma della Casa delle Libertà e più precisamente venivano citati: SS.10,Valdastico Sud, Ospedale Unico,Tribunale, Centro professionale “Manfredini” ,Accademia dell’Artigianato, Insediamenti Produttivi, Parco Colli,Turismo.
Su questo programma chiedemmo il voto ipotizzando che la conferma di quella Maggioranza avrebbe potuto garantire la ripresa e lo sviluppo di Este e del territorio della Bassa Padovana. La nuova classe dirigente uscita vittoriosa dal voto del 2001 sotto le insegne della Casa delle Libertà nei comuni capomandamento di Monselice, Montagnana ed Este, superò la logica vecchia del campanilismo esasperato e sviluppò invece progetti comuni e di generale interesse per il territorio della Bassa Padovana. La sinergia d’azione dei Sindaci Mossa per Montagnana, Conte per Monselice e Mengotto per Este, è stata la vera novità politica che ha permesso lo sviluppo di progetti altrimenti impensabili se si fosse operato come ai tempi della vecchia politica di infausta memoria. E non solo, evidentemente, furono i Sindaci gli artefici di questa svolta: molti altri operarono con lo stesso spirito e per gli stessi obiettivi. Voglio citare uno per tutti tra questi personaggi, l’assessore estense Gianna Anselmi che come segretaria della Conferenza dei Sindaci è stata l’elemento fondamentale per il grande progetto dell’Ospedale unico, dimostrando tenacia e capacità. Ancora una volta questo risultato, arrivato senza tanti clamori, dimostra quanto sia importante il lavoro quotidiano, magari oscuro, e quanto valga lo spirito di servizio e dedizione al compito che gli elettori hanno voluto affidarci. L’unica vera ambizione, questa sì fortissima, che ci caratterizza, è quella di realizzare innanzi tutto il bene comune del nostro territorio.
C.Corrà
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